La rivoluzione tecnologica, la diffusione dei social network e le nuove abitudini post lock down, hanno di fatto innovato il mondo dell’informazione. Tangibili gli effetti positivi che ne sono derivati. Essi concernono l’immediatezza, la tempestività ma anche la semplicità dell’informazione. Aspetti molto differenti rispetto al recente passato.
- Premessa
- Fake news cosa sono e come riconoscerle
- Come riconoscere le fake news
- LPerchè vengono create e diffuse notizie false?
- Cosa si guadagna con la creazione e diffusione di fake news
- Quali sono i rischi legati alla creazione e diffusione di fake news
- E’ reato condividere fake news
- 1. Abuso della credulità popolare
- 2. Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico
- 2. Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico
- 3. Procurato allarme presso l’autorità
- 4. Diffamazione
- 5.Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio
- 6.truffa
Premessa [ torna al menu ]
Basti pensare che in un passato di certo non lontano, era necessario recarsi in edicola per acquistare un giornale, attendere l’edizione giornaliera del tg o del giornale radio. I tempi moderni invece, ci consentono una fruizione rapidissima dell’informazione. Oggi, è sufficiente un pc o un semplice smartphone per accedere comodamente da casa alle notizie di qualsiasi zona del globo. Con un click apriamo la finestra dell’informazione e quasi sempre gratuitamente otteniamo la risposta ai nostri quesiti.
Ebbene, la rivoluzione tecnologica sebbene abbia reso la conoscenza a portata di click, ha trascinato dietro se una serie di complicanze di non poco conto.
La tecnologia è una finestra aperta sul mondo, un potente strumento di crescita e ricerca, ma come ogni cosa porta con se le sue insidie e i suoi pericoli.
Uno dei pericoli del web, sentito molto fortemente in questo periodo di pandemia è rappresentato dalla fake news.
In questo articolo chiariremo cosa sono le fake news, impareremo a riconoscerle e a comprendere i rischi e pericoli ad esse correlati, ma analizzeremo le notizie false anche dal punto di vista della legislazione vigente.
In particolare, analizzeremo quali sono le conseguenze penali delle fake news, cosa si rischia quando si condividono notizie false e quali sono i reati realizzabili mediante la diffusione delle stesse.
Infine parleremo degli strumenti che abbiamo a disposizione per tutelarci dalla disinformazione e come contrastarle.
Ma prima di analizzare tutti gli aspetti menzionati è necessario partire dalla nozione di fake news.
Fake news cosa sono e come riconoscerle [ torna al menu ]
Le fake news o più comunemente bufale sono notizie false. Esse vengono fatte circolare in rete al solo fine di renderle virali, la loro diffusione genera disinformazione.
In genere le fake news vengono create ad hoc sfruttando particolari situazioni, momenti storici o tematiche considerate interessanti per la generalità dei consociati.
Si pensi ad esempio alle fake news diffuse lungo questi ultimi anni sul Coronavirus o sulle mascherine.
Le caratteristiche delle notizie false generalmente sono la sensazionalità, la viralità, l’allarmismo.
Tali caratteristiche, talvolta, rendono più virale e credibile la notizia falsa che quella vera, ecco perchè bisogna prestare massima attenzione a ciò che leggiamo e condividiamo. E’ necessario dunque imparare a riconoscerle per poterle definitivamente stanare.
Come riconoscere le fake news [ torna al menu ]
Le fake news si diffondono rapidamente ma riconoscerle non è difficile. Basta fare attenzione ad alcuni indicatori.
- Diffidare di notizie dai titoli sensazionalistici
- Prestare sempre attenzione alla fonte e verificarne l’attendibilità
- Approfondire la notizia leggendo l’articolo senza limitarsi al solo titolo
- Verificare sempre la data di pubblicazione della notizia (Molte volte è possibile che una notizia sia stata smentita successivamente)
- Verificare sui siti di debunking se la notizia è catalogata tra le fake news
Perchè vengono create e diffuse notizie false? [ torna al menu ]
Dietro la diffusione delle fake news molto spesso si nascondono interessi economici. E vi spiego come e perchè. Esistono siti internet creati ad hoc per diffondere notizie false. Gli stessi condividono notizie in toni allarmistici al mero scopo di accaparrare un numero sempre maggiore di utenti.
Cosa si guadagna con la creazione e diffusione di fake news? [ torna al menu ]
I guadagni arrivano grazie all’attività di clickbait ovvero acchiappaclick. In altre parole questi siti non fanno altro che accaparrarsi un sempre maggior numero di utenti per guadagnare con i banner pubblicitari.
Altre volte, nei casi più gravi, le fake news celano veri e propri tentativi di truffa, vi sono di esempio i recenti tentativi di phishing.
Il phishing si concretizza attraverso l’invio di messaggi privati: mail, sms ma anche messaggi condivisi in rete mediante il sistema della catena di Sant’Antonio su whatsapp ad esempio.
Tali messaggi hanno lo scopo di ingannare il destinatario in quanto imitano sia nell’aspetto che nel contenuto i messaggi legittimi ed hanno l’intento fraudolento di carpire informazioni riservate del povero malcapitato.
Un esempio vi chiarirà meglio le idee, funziona più o meno così: il truffatore si spaccia ad esempio per l’istituto bancario o per Poste Italiane, in che modo? attraverso l’invio una mail dal contenuto allarmante con l’invito a cliccare sul link indicato ove si consumerà successivamente la truffa.
Esempio:
Gentile cliente la sua carta PostePay è stata bloccata. Visiti il link e segua la procedura guidata
I tentativi si phishing sono molto pericolosi poichè il contenuto del messaggio che viene inviato è creato ad hoc per ingannare il destinatario. Esteticamente ripropone i medesimi colori e loghi del mittente originale, in questo caso Poste Italiane.
Anche nel caso delle truffe e del Phishing potete consultare il sito iononcicasco.it per rimanere sempre aggiornati.
Quali sono i rischi legati alla creazione e diffusione di fake news [ torna al menu ]
Le fake news rappresentano un pericolo in quanto inducono la collettività a credere ad un qualcosa di inesistente o ad avere timore di una situazione in realtà non veritiera.
Tante volte la creazione e la diffusione delle stesse possono avere delle conseguenze penali quando sono idonee a configurare un reato.
Le conseguenze possono essere differenti a seconda del bene giuridico protetto e violato con la creazione della fake news, vediamole nel dettaglio.
Vi illustrerò le conseguenze penali in ordine di gravità, partendo dalle ipotesi meno gravi sino a quelle più gravi.
1.Abuso della credulità popolare [ torna al menu ]
La diffusione di false notizie può configurare il reato di abuso della credulità popolare, depenalizzato con la legge 8\2016 è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 15.000 euro in base alla gravita del turbamento causato.
Dal 2016 questa condotta non costituisce più reato ma mero illecito amministrativo. Ciò significa che non è più previsto l’arresto ma la sola sanzione amministrativa.
Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è soggetto, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico, alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000.
Art. 661 c.p.
Affinchè si possa parlare di abuso della credulità popolare è necessario che colui che crea e diffonde la fake news sia consapevole di divulgare notizie false e lo fa approfittando della propensione di alcune persone a prestare fede a fatti inventati e non veritieri.
Esempio: Tizio diffonde la notizia falsa che una misteriosa malattia si sta abbattendo sulla città ed invita i cittadini a partecipare immediatamente ad una preghiera atta a scongiurare il peggio
2. Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico [ torna al menu ]
In questo caso invece ci troviamo di fronte ad una contravvenzione, che è sicuramente più grave del precedente illecito amministrativo ma allo stesso tempo è meno grave di un delitto.
La legge punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro chi pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, idonee a turbato l’ordine pubblico.
Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309.
Art. 656 c,p.
Affinchè una notizia falsa possa configurare detto reato è indispensabile che la notizia falsa sia
- Del tutto falsa ed avulsa dalla realtà
- In grado di turbare l’ordine pubblico, cioè di destare allarme, preoccupazione nei confronti dei destinatari.
La semplice bufala priva di queste caratteristiche non costituisce reato, si pensi a quella fake news che girava qualche tempo fa delle due balene fotografate sotto al ponte sullo stretto di Messina. Anche un bambino sa che il ponte sullo stretto non è stato mai costruito.
Esempio di reato: Il giornalista Tizio pubblica un articolo in cui sostiene di avere le prove scientifiche che dimostrano che a breve il Vesuvio erutterà.
3. Procurato allarme presso l’autorità [ torna al menu ]
Questa ipotesi di reato è un pò più grave rispetto alla precedente ed è punita con sanzioni più severe.
La legge punisce il reato di procurato allarme con l’arresto sino a sei mesi o con l’ammenda da 10 a 516 euro.
Il reato di procurato allarme si realizza quando la notizia è atta a destare uno specifico allarme presso le forze armate
Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.
Art. 658 c.p.
E’ evidente che tale reato è più grave rispetto al precedente in quanto oltre a turbare l’ordine pubblico crea scompiglio anche tra le forze armate ed è punito più severamente.
Esempio: Tizio noto giornalista pubblica la notizia di un imminente attacco terroristico
4. Diffamazione [ torna al menu ]
Quando la fake news è idonea a ledere l’altrui reputazione integra il reato di diffamazione aggravata. L’aggravante è rappresentata dal fatto che l’offesa è stata arrecata mediante il mezzo della stampa o di qualsiasi altro mezzo di pubblicità(social network, forum, blog). L’aggravante si sa prevede l’aumento della pena.
La legge prevede per chi diffama una persona mediante fake news la pena della reclusione da sei mesi a tre anni o la multa non inferiore a 516 euro.
Vi lascio il link se vi interessa leggere il dispositivo dell’art. 595 c.p. che prevede e punisce il reato di diffamazione.
Esempio: Tizio pubblica sulla propria bacheca facebook dei commenti volti a ledere la reputazione di Caio noto imprenditore della zona. Tizio scrive le automobili vendute da Caio sono di provenienza delittuosa
5.Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio [ torna al menu ]
La legge punisce la creazione e divulgazione della notizia falsa quando è idonea a produrre ripercussioni su rialzi o ribassi delle borse. Le pene previste sono la reclusione fino a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro.
6. Truffa [ torna al menu ]
Lo avevamo anticipato prima, dietro una fake news può senza dubbio nascondersi una vera e propria truffa. I tentativi di truffa ai danni degli utenti sono all’ordine del giorno e spuntano in rete come funghi. Vi abbiamo portato l’esempio del tentativo di phishing che sfrutta il nome di poste italiane, ma ne esistono dei più disparati.
La legge prevede che colui che con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.
E’ reato condividere fake news? [ torna al menu ]
Fino ad ora abbiamo illustrato le condotte di colui che oltre a condividere la notizia falsa sia anche colui che l’ha creata. Ma cosa accade a chi semplicemente condivide una notizia sulla propria bacheca facebook ad esempio.
Dunque, la mera condivisione di una fake news non è punibile in quanto non costituisce reato, purchè però sia stata condivisa in buona fede.
Tuttavia, colui che condivide un fake news con la consapevolezza della sua falsità è punito allo stesso modo di colui che la crea.
Come denunciare le fake news [ torna al menu ]
Se sei a conoscenza dell’esistenza di una notizia falsa che integri uno dei reati sopra descritto puoi recarti spontaneamente presso le autorità a sporgere denuncia. Tutti i reati descritti ad eccezione della diffamazione possono essere denunciati da chiunque e senza limiti di tempo poichè sono reati procedibili d’ufficio.
La diffamazione, invece, è un reato procedibile a querela. Ciò significa che si tratta di un reato che può essere denunciato solo dalla persona offesa, cioè colui che è stato diffamato. Egli potrà esercitare il proprio diritto di sporgere formale querela entro 3 mesi da quando ha avuto conoscenza del reato. Trascorso infruttuosamente tale termine non potrà più esercitare il proprio diritto di vedere puniti gli eventuali colpevoli, poichè detto diritto si è estinto.
A titolo informativo, vi lasciamo in allegato alcuni articoli da noi redatti sulle fake news che girano in rete, alcune delle quali si sono trasformate in vere e proprie truffe.
Il nostro portale aggiornato costantemente per fornire ai nostri lettori informazioni sulle fake news e sulle truffe in corso.
Vi consigliamo di consultare le relative sezioni: Truffe e Fake news.
Alcune delle fake news diffuse in rete:
- Fake news su carta intestata del Ministero dell’Interno
- Le mascherine non sono pericolose per la salute: facciamo chiarezza
- Una Balena sotto al Ponte di Messina. La fake news diventa virale
- Silvia Romano nuda. L’ennesima fake news
- Sassaroli e afasol la cura contro il Coronavirus del professore di amici miei
Ultime truffe attive online:
- Truffa su subito.it attenzione sia a comprare che a vendere
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Fake news reato: Liberamente tratto dal sito ufficiale dell’Avv. Maria Guarino