Furto di Immagini e deepfake: I rischi per la privacy, l’identità e la sicurezza sul web.
La modernità e le nuove tecnologie sfornano novità quotidiane, il mondo viaggia così rapidamente grazie al progresso tecnologico tanto da non rendercene conto, eppure il cambiamento è dietro l’angolo.
Molte situazioni che viviamo oggi e che sono ormai rientrate nel nostro quotidiano qualche anno fa erano impensabili.
Penso alle video chat per esempio, fruibili sia da casa con un comune pc che sui dispositivi: cellulari, tablet.
Penso ancora ai display di ultimissima generazione con una risoluzione altissima addirittura pieghevoli, realtà virtuali e tanto altro.
Ma pensateci solo per un attimo, vi sareste mai aspettati che nel corso degli ultimi anni avreste potuto spegnere la luce, chiudere la porta di casa o spegnere l’albero di natale semplicemente con la vostra voce? Ebbene, ciò che un tempo poteva apparire uno dei migliori film di fantascienza oggi è pura realtà ed è alla portata di tutti. Una realtà senza dubbio comoda, innovativa, migliorata, ma come tutto anche il progresso ha le sue luci e le sue ombre.
Vero è che il progresso ci facilita la vita è parte dello sviluppo e dell’evoluzione della società, tuttavia porta con se insidie e punti d’ombra su cui bisogna fare luce.
Il cambiamento ha bisogno pur sempre di approfondimento perché se è vero che l’innovazione migliora la qualità della nostra vita è vero anche che portando con se le sue novità può nascondere tentativi fraudolenti.
Quando non c’è conoscenza è più facile rimanere fregati, d’altronde questo è il nostro motto e i nostri lettori più affezionati avranno sicuramente avuto modo di conoscerlo. Ve lo diciamo sempre e lo diciamo a noi stessi “Se sai non ti fregano”.
Furto di immagini: Che cosa sono i deepfake
Oggi parliamo di deepfake, cosa sono e come difendersi.
Dovete sapere che esistono software capaci di falsificare la voce e la fisionomia delle persone per simulare una chiamata o addirittura una videochiamata. Ma cosa sono e come funzionano questi potenti e pericolosi sistemi di intelligenza artificiale?
I deepfake sono dei falsi realizzati ad arte grazie a software che utilizzano algoritmi di deep learning. Che significa? si tratta di intelligenza artificiale. Questi sofisticati algoritmi permettono di imitare la voce di una persona e di fargli dire in pratica qualsiasi cosa, oppure di sovrapporre il volto di una persona ad un’altra all’interno di un video.
Il termine “deepfake” è un neologismo nato dall’unione delle parole “fake”(falso) e “deep learning” (apprendimento profondo) e consiste in una recentissima tecnologia capace di sintetizzare l’immagine umana, partendo da contenuti veri (foto, video e audio).
Tale tecnologia viene utilizzata per modificare o ricreare movimenti di un volto, oppure la voce umana. In poche parole con questa tecnologia è possibile produrre video e audio falsi che agli occhi degli ascoltatori appaiono uguali agli originali. In questo modo è possibile far dire frasi mai dette ad una persona o compiere azioni o movimenti praticamente mai fatti.
E’ un pò il photoshop del video e dell’audio. Siamo ormai abituati al ritocco di immagini e all’apposizione di filtri che modificano le qualità fisionomiche delle persone, ma non eravamo mai arrivati a tanto.
I risultati a cui può arrivare il deepfake sono appunto dei falsi digitali che possono mettere a rischio nonchè compromettere l’immagine di una persona.
Diventò virale qualche tempo fa un video deepfake del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che pronunciava parole mai dette prima, eppure il video sembrava così realistico e corrispondente alla realtà. Altro video fake diventato celebre fu quello di Mark Zuckerberg.
Per togliere sete alla vostra alla vostra curiosità vi allego i link dei video in questione:
Il deepfake consente dunque di modificare la realtà o di crearne una in verità inesistente. Esso può riguardare diverse situazioni:
- Sintetizzare un volto umano. Con la tecnologia del deepfake è possibile, infatti, creare ex novo un volto umano in realtà inesistente, con caratteristiche somatiche frutto della creazione computerizzata e che non corrispondono ad un essere umano realmente esistente.
- Manipolare una caratteristica fisica. Altro frutto del deepfake può essere il potere di modificare una qualità fisica o somatica. Ad esempio il colore dei capelli, l’età o il colore della pelle. Tutto ciò è possibile ad esempio con la famosa applicazione FaceApp.
- Modificare un espressione umana. Il deep fake consente inoltre di ricostruire un volto umano espressioni diverse mai usate o completamente nuove. Per questa via è possibile creare movimenti corporei, labiali e proiettarli facilmente sul volto di un’altra persona ignara.
- Cambiare identità. E’ forse l’opzione più pericolosa rispetto alle altre, se usata impropriamente può ledere la reputazione e la dignità della persona offesa. Si realizza quando all’interno di un video viene sostituito il volto di una persona con un’altra. In sintesi viene inserito il volto di una persona ignara sul corpo di una persona diversa, cioè quella che ha registrato il video. Tale tipologia di video venne introdotta sul web, in particolare su Reddit nel 2017. Un utente pubblicò dei video pornografici con la faccia di alcune celebrità.
E’ evidente che uno strumento del genere con un potenziale enorme, se usato impropriamente può certamente ledere notevolmente diritti, onore, reputazione e pudore altrui.
Preme sottolineare che, questa potente tecnologia permette letteralmente di innestare il viso di un determinato individuo sul corpo di un’altra persona. Allo stesso modo può avvenite per la voce, che potrà essere facilmente associata a una persona diversa da chi realmente parla. Allo stesso modo avviene per i movimenti corporei.
In questo modo si crea una falsa rappresentazione della realtà.
Anche i movimenti del corpo possono essere manipolati e artefatti, al fine di creare una falsa rappresentazione della realtà per un determinato fine.
Le vittime queste false rappresentazioni subiscono un grave furto di identità, la perdita di controllo della propria immagine, con tutte le ripercussioni, anche psicologiche che ne derivano.
Come riconoscere un audio o un video falso
Vi starete sicuramente chiedendo in che modo è possibile riconoscere un deep fake
Riconoscere un deep fake video
Ebbene, c’è da dire che se nei video è più facile riconoscere il fake poiché è più facile individuare qualche sbavatura, ad esempio la sincronizzazione tra audio e immagine oppure tra l’immagine e lo sfondo, in un audio deepfake c’è ben poco che ci può indirizzare verso la verità.
Nei video un indicatori posso essere:
- La presenza di un immagine sgranata o sfocata
- Zone del corpo deformate specie durante i dialoghi
- La presenza di movimenti non naturali
- Eccesso di luci o di ombre
E’ ovvio che nel caso di un video fake l’attenzione deve concentrarsi sul viso poichè è solitamente quello che viene ad essere l’oggetto della sostituzione.
Riconoscere un deep fake audio
Quando il deepfake è realizzato ad arte, l’unico elemento che potrebbe rivelare la sua falsità è esclusivamente il tono della voce di una persona. La qualità dell’algoritmo e la sintetizzazione audio utilizzata infatti gioca un ruolo preponderante nell’intonazione.
E allora ci rendiamo conto che di fronte a questa tecnologia a dir poco spaventosa i rischi che ne possono derivare sono innumerevoli. Un banale esempio sono le truffe telefoniche, grazie al deepfake il truffatore può sintetizzare la nostra voce ed effettuare una telefonata ad un nostro genitore per chiedere un bonifico ad esempio. Di fronte a questa probabilità è chiaro che tutti possiamo essere in pericolo, e allora come fare a riconoscere una clip audio falsa?
Dunque se ad orecchio molte volte potrebbe sembrare una missione impossibile, va detto che i computer con i loro algoritmi sono capaci di riconoscere se una clip audio proviene da un umano o da un computer.
Gli audio sintetizzati e quindi computerizzati possono raggiungere frequenze che un essere umano non potrebbe mai raggiugere.
Un segreto per poter riconoscere un audio deepfake è quello di fare attenzione alle vocali. Mi spiego meglio, Gli essere umani non possono pronunciare le vocali velocemente in modo separato a causa della velocità con cui i muscoli della bocca e le corde vocali riescono a muoversi.
Quindi se vi trovate di fronte un file con vocali vicine pronunciate velocemente e in modo ben scandito allora accendete la lampadina ed indagate, la massima attenzione molte volte è la soluzione a molti pasticci.
I rischi del deepfake e gli utilizzi illeciti
DeepNude
Cosa sono i Deepnude?
E’ sicuramente uno degli utilizzi più pericolosi del deepfake, si tratta di un fenomeno che consiste nella creazione di fotomontaggi, partendo da immagini rubate dai social network, in cui chi è raffigurato nelle foto viene ritratto completamente nudo. In pratica viene rubata l’immagine di un ignaro utente del web che viene denudato. Ovviamente l’immagine del nudo non corrisponde a quella dell’utente ma all’apparenza sembra che sia il suo corpo. Il deepnude è un fenomeno particolarmente pericoloso che è stato descritto anche dalle Iene.
Queste applicazioni sono molto pericolose in quanto consentono di ottenere foto senza veli partendo a normalissime foto e all’insaputa della vittima. Le persone che si sono trovate vittime di questo sistema, molto spesso donne, hanno trovato delle immagini pornografiche, video e anche videogiochi con il proprio volto e il fisico nudo altrui.
Ricapitolando, il deepnude può essere pericoloso perchè può portare a due tipologie di situazioni:
- Sfruttamento dell’immagine di ignari utenti della rete attraverso la pubblicazione di contenuti pornografici ( foto, video, immagini cartonate)
- Minacce ed estorsioni realizzate nei confronti delle vittime. I criminali nel web, infatti, provvedono a modificare con apposite applicazioni per mezzo dell’intelligenza artificiale le immagini pescate dal web e al fine di estorcere somme di danaro inviano il fotomontaggio al malcapitato.
Vi avevamo già parlato del ricatto sessuale nell’intervista a Silvia, una nostra lettrice che fu appunto vittima dei cyber criminali, vi consigliamo di leggerla e di prestare massima attenzione alla condivisione delle vostre immagini in rete.
Il Deepnude è reato?
La condotta di deepnude può senza dubbio integrare il reato di revenge porn. Tale reato è previsto e punito dall’ art. 612-ter, Codice penale (introdotto dalla Legge 69/2019, cd. Codice rosso).
Questa normativa, di recente introduzione, ho lo scopo di punisce chi, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate.
Punisce, inoltre chi, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde le stesse immagini e/o i video in questione, senza il consenso delle persone rappresentate, al fine di recare loro nocumento.
Questo il testo dell’articolo 612 ter c.p.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000.
La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video di cui al primo comma, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento.
La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi.
La remissione della querela può essere soltanto processuale. Si procede tuttavia d’ufficio nei casi di cui al quarto comma, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.
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