Alberobello è il piccolo e pittoresco borgo Pugliese che ospita i meravigliosi trulli, le costruzioni tipiche del borgo patrimonio UNESCO. Nell’articolo tutti i consigli su cosa vedere ad Alberobello, cosa mangiare e dove alloggiare nella capitale dei trulli
Negli ultimi articoli della nostra rubrica “I borghi d’Italia” vi abbiamo parlato di alcuni tra i più bei borghi del Nord (Certaldo in Toscana, Borghetto sul Mincio in Veneto, Votigno, Grazzano Visconti e Castell’arquato in Emilia Romagna). Con questo articolo abbiamo deciso di rendere giustizia anche al meraviglioso sud con un articolo che profuma di Puglia.
Oggi viaggiamo con la fantasia verso Alberobello, vi consiglio di inserirla nella vostra lista dei desideri. Vedere Alberobello e i suoi trulli è un’esperienza che va fatta almeno una volta nella vita.
Il borgo di Alberobello anche famoso come la “capitale dei trulli” è ubicato in Puglia in provincia di Bari, vicino alle colline della Murgia e alla Valle d’Itria. Il suo centro storico conta circa 2000 trulli, le caratteristiche abitazioni in pietra calcarea che l’hanno resa celebre. Nel 1996 L’UNESCO ha dichiarato i trulli di Alberobello Patrimonio dell’umanità.
Il borgo di Alberobello ha anche ricevuto la Bandiera arancione dal Touring Club Italiano, il marchio di qualità turistico-ambientale ed è inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Numerose attestazioni di valore e riconoscimenti di cui può vantare un borghetto così piccolo e così ricco di tradizioni e storia.
Storia di Alberobello
Apprendiamo la storia dell’incantevole paesino dal sito dell’agenzia nazionale del turismo.
I primi trulli sorsero sin dal periodo dalla preistoria. Negli antichi insediamenti della Valle d’Itria, infatti, cominciavano a nascere e diffondersi i tholos, costruzioni caratteristiche utilizzare per seppellire i defunti.
La cittadina di Alberobello era una terra disabitata quando venne affidata al primo Conte di Conversano da Roberto d’Angiò, principe di Taranto e poi Re di Napoli.
Verso l’anno Mille cominciarono a sorgere i primi insediamenti rurali sulle due sponde del fiume che ad oggi scorre sotterraneo. Tali insediamenti diventarono a poco a poco dei villaggi denominati poi Aja Piccola e Monti.
La costruzione a secco tipica dei Trulli fu imposta ai contadini in modo tale da renderle precarie e dunque di facile demolizione in caso di ispezioni.
Un metodo questi utile ad evitare le tasse sui nuovi insediamenti imposte dal Regno di Napoli.
La maggioranza degli storici, tuttavia, ritiene che la tecnica utilizzata per la costruzione dei Trulli, fu diffusa a causa delle condizioni geografiche del paese, in quando vi era abbondanza di pietra calcarea.
Nel 1797 grazie al decreto emanato dal re Ferdinando IV di Borbone il villaggio di Alberobello ebbe il titolo di Città reale.
I trulli di Alberobello
I trulli sono costruzioni di forma conica di pietra calcarea a secco, in cima hanno un pinnacolo e il tetto di colore grigio. iI trulli ci sono anche in altre zone della Puglia. Alberobello però è l’unico centro abitato dove sorge un intero quartiere composto esclusivamente da trulli.
Questi splendidi gioiellini di architettura nostrana sono costruiti senza malta, senza cemento né altro mezzo di sostegno. Le loro forme ricordano appunto i tholos, ovvero le costruzioni utilizzate per la sepoltura dei defunti.
Ogni trullo ha dimensioni e forme diversi. Alcuni, i più elaborati, sono addirittura a due piani, altri sono accostati tra loro e danno vita ad un vero e proprio complesso di abitazioni.
Sulla parte alta esterna di ogni trullo è spesso raffigurato un simbolo. I simboli differenziano un trullo dall’altro e possono avere diversi significati, propiziatori o legati al cristianesimo.
Il tipo di pietre impiegate per la costruzione garantisce un ambiente confortevole in inverno e fresco in estate, al cui interno possono essere inseriti tutti i complementi d’arredo necessari.
Cosa vedere ad Alberobello
Il paesino di Alberobello è molto piccolo e facilmente visitabile. Ti perderai tra le viuzze scoscese e le piccole botteghe allestite all’interno dei caratteristici trulli, negozi dove fare shopping e dove acquistare gadget e souvenir, tutto rigorosamente all’interno di queste curiose costruzioni.
E’ possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio all’ingresso del borgo.
Rione Monti
Dirigetevi verso il Rione Monti. Esso vanta la bellezza di ben 1030 trulli.
I trulli del Rione Monti sono tutti allineati e contigui e sono distribuiti su 8 stradine che conducono tutte alla sommità del colle. Sulla cima del colle si erge la chiesa, a forma di trullo, di Sant’Antonio da Padova.
Non perdete i Trulli Siamesi. Si tratta di trulli uniti nella parte superiori ma con ingressi separati che spuntano su due strade diverse.
La leggenda narra che anticamente i due trulli erano tra loro collegati da una porta esterna, la storia narra che questi furono separati a seguito di una faida tra due fratelli, innamorati della stessa donna.
Vi consiglio di ammirare il Rione Monti dall’alto, la vista è mozzafiato, vi sembrerà di essere stati catapultati nel villaggio dei puffi. Come fare? Vi basterà recarvi in piazza Gian Girolamo D’Acquaviva D’Aragona. Troverete la terrazza-tetto Belvedere o Terrazza di Santa Lucia dalla quale potrete scattare i più bei selfie!
Rione Aia Piccola
Lo dice stesso il nome, è un rione più piccolo, ma molto carino. Esso comprende 400 trulli, quasi tutti abitati. E’ la zona che ho apprezzato di più perchè è più lontana dalle vetrine e i negozietti. Questa zona, infatti, vi farà respirare l’atmosfera del vecchio borgo medievale.
Trullo Sovrano
il Trullo Sovrano risalente al XVIII secolo è un trullo a due piani con un’enorme facciata. È ubicato in piazza Sacramento. Oggi è una casa-museo il cui ingresso è a pagamento e vi consente di ammirare le sale arredate nonché il suo giardino.
All’interno del giardino vi sono essenze mediterranee: corbezzolo, olivo, gelsomino, alloro, lavanda, rosmarino, salvia, melograno, lentisco.
Cosa si mangia ad Alberobello
Fermarsi ad Alberobello in un ristorante – trullo per gustare i prodotti tipici è d’obbligo.
Delizie locali sono le fantastiche orecchiette con le cime di rapa invidiate in tutta Italia. Altri piatti tipici di Alberobello sono la zampina, le bombette di carne, la focaccia barese, lasagna con il baccalà.
CONSIGLI
- Vivere la simpatica ed unica esperienza di dormire una notte in un trullo ad Alberobello;
- Visitare il borgo di Alberobello durante il periodo natalizio per vivere luci, colori e profumi indimenticabili ed evitare la calca estiva;
- Allungarsi in Basilicata e vedere l’incantevole Matera e fare l’esperienza di dormire in un sasso.
Vi prometto che prossimamente vi parlerò di Matera, nel frattempo, se amate i borghi del sud, cominciate ad ammirare Castelsardo, non mi dite che lo conoscevate già!
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