Il labirinto del minotauro ha da sempre rappresentato nella mente di ogni ragazzino un luogo affascinante e senza precedenti, d’altronde risulta una delle primissime cose che impariamo a scuola studiando la storia antica. Ricordo che sin da piccola immaginavo a come potesse essere questo luogo incantato ed inquietante al tempo stesso che mi affascinava quasi quanto la storia egizia. Ecco perchè ho deciso, zaino in spalla, di partire da Napoli e di raggiungere questa meraviglia dell’archeologia che, al di là dei gusti personali e delle recensioni che si trovano in rete, va visitata almeno una volta nella vita.
In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie e gli spunti di viaggio per godervi la visita a ciò che resta del Palazzo di Cnosso, dove si trova, come raggiungerlo, consigli e piccoli segreti per organizzare una visita senza pensieri ed imprevisti.
- Cnosso a Creta
- Cnosso oggi: gli scavi
- L’antica scoperta del Palazzo: Evans e Cnosso
- La leggenda di Minosse e del Minotauro – il famoso mito di Creta
- Esiste davvero il labirinto del Minotauro?
- Il Palazzo di Cnosso cosa vedere
- Il Palazzo di Cnosso cosa vedere
- Come arrivare al Palazzo di Cnosso
- Consigli pratici
Cnosso a Creta [ torna al menu ]
La primissima cosa da dire, per quei pochi che non lo sapessero, Cnosso si trova a Creta una delle più belle isole della Grecia. E’ sicuramente un azzardo, lo so, le Isole Greche sono veramente tutte fantastiche, ma Creta è davvero una delle più belle. Racchiude natura, storia antichissima, tradizioni millenarie e tanto tanto da vedere oltre che un mare cristallino tipico delle Isole Greche. Inoltre, segatevelo, tra le isole della Grecia, Creta è la più grande. L’estensione dell’Isola di Creta comporta la difficoltà di visitarla tutta in poco tempo, insomma dimenticatevi di poterla visitare in lungo e in largo in una sola settimana. Per ottimizzare il vostro tempo e vedere più posti possibili potete leggere la guida che ho redatto su Creta a seguito del mio ultimo viaggio in questa meravigliosa isola del cuore. Ma adesso bando alle ciance, parliamo di Cnosso.
Il sito archeologico di Cnosso si erge sulle alture di Kefala, nella zona centrale dell’Isola a circa 5 km dalla capitale Heraklion è facilmente raggiungibile e dotato di un ampio parcheggio gratuito e se avete un pò di fortuna anche all’ombra. Ma prima di darvi consigli pratici su dove parcheggiare, come arrivare e quale biglietto conviene acquistare, vi voglio parlare di cosa ha rappresentato nella cultura mediterranea questo palazzo.
Il Palazzo di Cnosso o Knossos rappresenta la più grande e antica testimonianza dell’esistenza sulla terra dell’antichissima civiltà Minoica. I Minoici hanno gettato le basi per la cultura classica che dalla Grecia si è poi diffusa in tutto il Mediterraneo. Il fascino di questo luogo è legato alla sua storia millenaria, rappresenta le nostre radici, quelle della cultura occidentale.
Non a caso Creta rappresenta la culla della civiltà Europea, i primi uomini in Europa sono stati proprio i Minoici, un popolo pacifico, prosperoso, eclettico e sopratutto all’avanguardia.
Vi consiglio di leggere per intero l’articolo in modo da recarvi sul posto con tutte le informazioni necessarie, ma se siete più incentivati con un video allora potete guardare la guida al palazzo di cnosso che ho pubblicato sul nostro canale youtube
Cnosso oggi: gli scavi[ torna al menu ]
Attualmente il palazzo è visitabile ma non aspettatevi nulla di completo. Mi spiego meglio, oggi quel che resta del Palazzo di Cnosso sono esclusivamente rovine, reperti che a mio avviso conservano ancora un certo fascino.
Prima di ogni viaggio mi informo su tutto senza lasciare nulla al caso e organizzo tutto nei minimi dettagli, stessa cosa ho fatto prima del viaggio a Creta. In genere leggo molto blog di viaggi e recensioni dei luoghi anche per comprendere cosa ne pensano gli altri. Se procedete nel mio stesso modo per l’organizzazione della vostra vacanza a Creta vi renderete conto che vi sono opinioni contrastanti relative a Cnosso. Molti reputano la visita a Cnosso superflua, tanti altri invece ne restano affascinati.
Per evitare di rimanerci male è importante non avere false aspettative. Mi spiego meglio, posto che l’esperienza mi ha affascinata e che lo rifarei se tornassi indietro, il mio consiglio è quello di informarvi prima della partenza. Non aspettatevi un maestoso palazzo, non aspettatevi un labirinto all’interno del quale potete nascondervi. Attualmente ciò che resta del Palazzo di Cnosso sono esclusivamente rovine, ma ribadisco è una visita che almeno una volta nella vita andrebbe fatta, specie se vi trovate già a Creta.
L’antica scoperta del Palazzo: Evans e Cnosso[ torna al menu ]
Vi starete chiedendo chi ha scoperto il palazzo di Cnosso e chi era quindi Evans. Dunque, Cnosso fu scoperta agli inizi del novecento dall’archeologo Arthur Evans che prima si occupò degli scavi e successivamente del restauro. La sua opera tuttavia è stata molto criticata poichè nel suo tentativo di ricreare l’edificio originale, Evans ricostruì le parti mancanti con materiali moderni e quindi estranei al periodo in cui sorse Cnosso, primo tra tutti il cemento armato.
Una volta che sarete lì non vi sarà difficile scorgere quali sono gli elementi ricostruiti da Evans, ovvero le colonne. Nella costruzione originale del Palazzo le colonne erano di legno motivo per cui non hanno resistito sino ai giorni nostri. Le colonne attuali sono state ricostruite in cemento armato e sono dipinte di rosso e nero, i colori tipici di quel tempo. La costruzione attuale tenta di rendere agli occhi del visitatore come doveva essere il palazzo originariamente. Anche il rosso vivido e moderno risalta subito all’occhio come elemento “aggiunto”.
Nonostante le critiche Evans riscosse anche molti consensi proprio perchè è grazie a lui che il mondo ha potuto conoscere la civiltà Minoica.
Una statua che raffigura il mezzo busto di Evans è presente all’ingresso del Palazzo.
Infine fu proprio Evans a dare il nome alla civiltà Minoica, egli prese spunto proprio dalla leggenda del Re Minosse e del Minotauro.
La leggenda di Minosse e del Minotauro – il famoso mito di Creta[ torna al menu ]
Lunghi da me ergermi a professoressa, vi farò un breve riassunto della leggenda che ruota attorno al Palazzo di Cnosso.
Secondo la Mitologia Greca il Palazzo di Cnosso fu fatto costruire dal Re di Creta Minosse per rinchiudere e nascondere il famoso Minotauro un mostro per metà uomo e per metà toro nato dall’unione di sua moglie Pasifae e un toro. Un enorme e perfetto toro bianco inviato sull’Isola da Poseidone il Dio del mare per essere sacrificato. Il toro tuttavia era bellissimo e Minosse decise di non darlo in sacrificio. La sua scelta scatenò le ire di Poseidone che, per punirlo, trasformò il toro in un animale feroce. Per di più, fa in modo che la moglie del re, Pasifae, perda la testa per l’animale al punto di congiungersi con lui.
Il Re Minosse si rese subito conto che il Minotauro era il frutto del tradimento di sua moglie ma allo stesso tempo comprese che il tradimento fu il frutto della punizione di Poseidone, decise così di tenere il Minotauro e di nasconderlo all’interno del labirinto che fece costruire dall’architetto Dedalo. Il palazzo costruito da Dedalo fu creato allo scopo di far perdere chiunque entrasse, poiché formato da un susseguirsi intricatissimo di corridoi, camere, sale, finte porte, finti ingressi. La leggenda tuttavia non si ferma qui.
Nel frattempo Androgeo, il figlio di Minosse, decise di recarsi ad Atene allo scopo di partecipare ad alcuni giochi tauromachici. Purtroppo il giovane rimase ucciso dal toro di Maratona. Minosse, dilaniato dal dolore, accusò gli ateniesi e minacciò vendetta. A tale scopo Minosse stabilì che, ogni anno, gli ateniesi dovevano inviare a Creta un carico di sette fanciulli maschi e sette femmine da dare in pasto al Minotauro.
Il filo di arianna
A questo punto il giovane Teseo per dar fine al massacro decise di raggiungere Creta e uccidere il Minotauro e per riuscire nell’impresa corteggiò la figlia di Minosse Arianna che lo aiutò ad uscire dal labirinto grazie ad un gomitolo di lana usato per indicargli la via di uscita. Teseo uccise il Minotauro e riuscì ad uscire dal labirinto.
Le ali di Icaro
A questo punto Minosse su tutte le furie accusò Dedalo di essere l’artefice di questa sventura e lo rinchiuse insieme a suo figlio Icaro nel labirinto. Così l’ingegnoso Dedalo costruì con delle piume degli uccelli delle ali da attaccare alle spalle di suo figlio Icaro per farlo fuggire dal labirinto.
Icaro, tuttavia, non ascoltò le raccomandazioni del padre di non lanciarsi troppo in alto tanto da sfiorare il sole tanto che il calore dell’astro sciolse le piume attaccate con la cera. Icaro tramortì al suolo senza che Dedalo potesse salvarlo.
La leggenda termina con un’ulteriore morte, quella del padre di Teseo che si raccomandò con il figlio di issare al suo ritorno da Cnosso una bandiera bianca nel caso di vittoria nell’impresa di sconfiggere il Minotauro. Minosse purtroppo dimenticatosene lasciò issata la bandiera nera, così il papà vedendo rientrare la sua barca con in alto la bandiera nera, credendo che il figlio fosse morto si suicidò. Alla morte del padre, Teseo prende il suo posto e viene incoronato re.
Esiste davvero il labirinto del Minotauro? [ torna al menu ]
La risposta è no, Il labirinto del Minotauro fa parte della leggenda. Quando Evans scoprì i resti del palazzo, resosi conto della struttura intricata lo ricondusse alla leggenda. Giova inoltre ricordare che il simbolo del Palazzo di Cnosso era un’ascia bipenne denominata in greco antico labrys che significa appunto labirinto.
Palazzo di Cnosso cosa vedere[ torna al menu ]
La statua di Evans
Una volta superata la fila per il biglietto e superati i chioschetti di bevande e souvenir vi inizierà un sentiero di ingresso. Appena dentro noterete la statua mezzo busto di Evans.
Le grandi corna nel Cortile
Nel cortile del Palazzo troverete una struttura abbastanza grande a forma di corna di toro. Era costume dei giovani atleti saltare al di sopra delle corna, si trattava di un vero e proprio sport che aveva anche una significato spirituale. Saltare sulle corna aveva la funzione di dimostrare il predominio che l’uomo aveva sulla natura, si trattava di un’usanza molto sentita dal popolo Minoico.
Le anfore
Anfore di ogni forma e dimensione sono state rinvenute nel palazzo di Cnosso moltissime delle quali sono custodite nel Museo Archeologico di Heraklion. La leggenda narra che all’interno del palazzo nei magazzini erano custodite anfore enormi che contenevano miele, il piccolo figlio di Minosse nel tentativo di mangiare del miele morì annegato all’interno di un’anfora.
La stanza del trono
Si tratta di una delle stanze più antiche di tutti i tempi. Attenzione non pensate che il trono era riservato al Re Minosse. In realtà il trono era riservato ad una sacerdotessa che si serviva nei suoi riti di serpenti. Al Museo di Heraklion è custodita la sua statuetta che sicuramente ricorderete poichè raffigurata nei libri di storia delle elementari.
La stanza con i delfini
Era la stanza della Regina decorata con affreschi di delfini dai colori vivaci. Il vasone era usato dalla regina per le sue creme e unguenti.
Come arrivare al Palazzo di Cnosso[ torna al menu ]
Cnosso si trova in una posizione comoda, al centro dell’isola. Se partite dalla capitale Heraklion siete davvero a quattro passi. Più lontanucce sono invece chania e Kissamos. Le strade a Creta sono particolari, nulla di impossibile ma molto spesso è facile trovare autovelox quindi i tempi di percorrenza si dilatano. Ho redatto una guida salva tempo per voi allo scopo di ottimizzare il tempo a vostra disposizione. Partivo da Kissamos ed ho girato grandissima parte dell’Isola, leggetela se vi va!
Una volta giunti a destinazione troverete un ampio parcheggio, comodo ma sopratutto gratuito. Una volta parcheggiata la vostra suto, se avrete fortuna all’ombra sotto uno dei tanti alberi che albergano il parcheggio, troverete un viale molto carino e caratteristico che vi condurrà all’ingresso del Palazzo. Ai lati del vialetto troverete negozietti di souvenir e piccoli punti ristoro.
Ho notato che il costo dei souvenir è molto più basso qui rispetto agli alle altre zone dell’isola pur essendo un’attrazione turistica molto frequentata.
1 CONSIGLIO
Arrivate al mattino presto perchè le file sono quasi sempre chilometriche ed inoltre è sempre più piacevole visitare Cnosso lontano dagli orari centrali della giornata maggiormente assolate e quindi molto calde.
2 CONSIGLIO
Vi consiglierei l’acquisto del biglietto cumulativo (Palazzo di Cnosso + Museo di Heraklion poco distante da Cnosso). Il biglietto cumulativo costa infatti 20 euro, se invece acquistate singolarmente i biglietti il costo è di 15 euro per il Palazzo di Cnosso e 10 per il Museo Archeologico di Heraklion. Vi annuncio inoltre che anche il Museo merita!. Noi abbiamo acquistato il biglietto direttamente il loco alla biglietteria di Cnosso.
Questi prezzi sono aggiornati all’estate 2021.
Come arrivare a Cnosso da Heraklion
Cnosso ed Iraklio distano giusto 5 kilometri, se vi trovate nella Capitale potete raggiungere il Palazzo anche senza auto, vi basterà prendere l’autobus numero 2 che ogni 20 minuti circa collega il porto di Heraklion con Cnosso. Se invece siete in auto google maps vi condurrà lì in un battibaleno.
Consigli pratici[ torna al menu ]
Vi ricordo, anche se l’ho già detto che è opportuno raggiungere Cnosso al mattino presto per evitare le lunghe file specie in alta stagione.
Mettete in borsa:
- Bottiglietta d’acqua
- Cappellino
- Crema solare
Creta è un’isola ventosa molto spesso il vento non vi fa rendere conto del sole che c’è e quindi rischiate di rimanere arrossati come peperoni, anche perchè al palazzo sono pochi i luoghi all’ombra.
La visita non è faticosa ed è risultata molto piacevole. Se siete amanti della storia o comunque vi piace essere catapultati nel mondo antico, il mio consiglio è scegliere una guida italiana.
Se siete a Creta non potete fare a meno di fare un salto nella meravigliosissima spiaggia Elafonissi, qui tutte le informazioni e un video girato da noi con il drone da mozzare il fiato.
Sulla strada per Elafonissi fate una capatina ai Komolithi di Potamida ecco l’articolo per voi.
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